La tombola del doppio senso

(La storia della tombola + 90 poesie ironico/bizzarre)

 

Valtrend Editore

Collana EnoLibro – 2012

 

Cofanetto comprendente

 

1 libro (formato 13x19 pp. 160)

48 cartelle

1 cartellone

90 tasselli di legno numerati

 

 

 

Edizione esaurita

 

 

 

 

Sulla storia della tombola

 

Si racconta che la tombola napoletana nacque nel 1734, a seguito di un diverbio fra il Re Carlo III di Borbone e Padre Gregorio Maria Rocco (un frate domenicano che tanto si adoperò per migliorare le condizioni della vita dei napoletani).

 

Carlo III voleva ufficializzare il lotto per “...toglierlo dalla clandestinità”, mentre Padre Rocco ribatteva che esso era un “ingannevole ed amorale diletto”.

 

Alla fine giunsero ad un compromesso: fu ufficializzato, ma a patto che fosse vietato durante le festività natalizie, per non distrarre i fedeli dal periodo di preghiera.

 

Ma i napoletani (fatta la legge, trovato l'inganno!) per poter giocare anche a Natale, inserirono i 90 tasselli numerati in un panierino di vimini, disegnarono 90 numeri sulle cartelle, s’inventarono il termine tombola ed ampliarono i numeri della giocata da cinque a quindici.

 

Sulle poesie bizzarre

 

34 - ‘A capa (La testa)

 

Il genio è una testa quadrata!

Vuota è la testa del pazzo!

Il calvo è una testa pelata!

Il razzista è una testa di cazzo!

 

46 - ‘E denare (I soldi)

 

Lo sforzo della nostra professione

che ogni dì sparisce dalla cassa...

se se lo prende un ladro è... un’estorsione,

ma se lo fa il governo? …Giusta tassa!

 

90 - ‘A paura (La paura)

 

Se la paura fa cacare sotto

ma non succede mai a quel politico...

(eppur si sa: è vigliacco ed è corrotto)

cosa vuol dir?… Che forse è un poco stitico!

 

Enzo Carro - Tel. 339/1918246 info@enzocarro.it

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