Firenze:
che spasso andarci a spasso!
(Tutta un’altra guida turistica)
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Florence Art Edizioni Collana Curiosando - 2014 Formato 13x21 pp. 125 Clicca qui per
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Non sono nato a Firenze... ma ci ho vissuto più
della metà della mia vita. In qualità di cantante, attore e “storico” ho
avuto la fortuna di annoverare, fra i miei amici e conoscenti, tantissimi
artisti, studiosi e intellettuali fiorentini. Personaggi che mi hanno fatto
scoprire una Firenze diversa, narrandomi cose solitamente non raccontate dai
vari ciceroni ai propri gruppi di visitatori, tantomeno riportate nelle guide
turistiche ufficiali. Ovviamente non mi riferisco all’aspetto storico delle
bellezze artistiche o monumentali della città ma a quei curiosi aneddoti che
denotano l’arguzia, la diplomatica irriverenza, il saper leggere fra le
righe, il godersi la vita con semplicità ed eleganza del popolo fiorentino.
Così, ogni qualvolta che un amico mi viene a far visita, mi improvviso “guida
turistica” e lo porto in giro per Firenze, raccontandogli (proprio come se
fossero monologhi comico/teatrali) le varie storielle riportate in questo
libro. Inutile dire che... invece di concludere con le consuete parole “Buona
lettura”, mi sembra più appropriato augurarvi “Buona passeggiata” e -
soprattutto - “Buon divertimento”! |
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Come usare questa guida Nonostante Firenze (a detta degli stessi fiorentini) sia solo una “piccola cittadina”… è praticamente impossibile riuscire a visitarla in poche ore: la quantità di storia che trasuda impone ai visitatori di dedicarvi quanto più tempo e più attenzione possibile. Ho ritenuto opportuno, quindi, suddividere questa mia “gita turistica” in 15 itinerari della durata di poche ore ciascuno. Sarà poi il visitatore stesso a deciderne il punto di arrivo e a riprendere il cammino la volta successiva. Posizionatevi davanti al numero civico indicato prima di ogni aneddoto e da li in poi seguite il percorso suggerito. Il libro comprende 215 curiose “storielle”!
Eccone una a caso! |
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Via
de’ Calzaiuoli (angolo Corso) - SEGNALI DI FUMO - Curiosamente... questa strada che tutti chiamano Via del Corso ma sulla cui insegna (in
alto a sinistra) è denominata semplicemente Corso, in realtà si dovrebbe chiamare Via della Corsa. Eh sì, perché prende il nome da un ormai dimenticato palio medioevale
fiorentino: la Corsa dei Barberi
(cioè puledri senza fantini). La gara, che si teneva il 24 giugno, iniziava
dal Ponte alle Mosse (nel linguaggio ippico la mossa è appunto la partenza della corsa), per poi entrare da
Porta al Prato, attraversare tutta la strada est-ovest e giungere al
traguardo posto a Porta alla Croce, l’attuale Piazza Beccaria. Cosa curiosa:
per poter comunicare in “tempo reale” l’esito della gara al Granduca Leopoldo
II che vi assisteva dalla terrazza della Loggia Reale (sita all’angolo fra
Via il Prato e Via Curtatone), si escogitò un simpatico sistema di
ritrasmissione: una serie di specchi posizionati strategicamente sui tetti e
sui campanili della città permetteva il riflesso di un segnale di fumo. E in
base a quale fosse il colore della fumata... il Granduca capiva chi era il
vincitore. |
Enzo
Carro
- Tel. 339/1918246 info@enzocarro.it
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