Sceneggiatura cinematografica romanzata
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Youcanprint Edizioni Collana Spettacoli da leggere – 2021 Volume n°3 120 pagine
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inserito in copertina è stata
gentilmente concessa dal pittore
Vincenzo Russo |
Chi l'ha detto che la lettura di un copione teatrale o di una sceneggiatura
cinematografica non possa essere accattivante e coinvolgente come quella
di un qualsiasi “regolare” romanzo o racconto? Chiunque abbia un minimo di
immaginazione, nel leggere queste opere, potrà sentire accendersi dentro di
sé un inusuale entusiasmo e ritrovarsi a dire: «Mi piace! Lo metto in scena!
Divento regista!» Non ci credete? Provare per credere! Anzi no… leggere per
credere! *** Nicola, timido e squattrinato giovane napoletano, vive col sogno
di diventare un famoso pittore e così condividere con gli altri il suo poetico
e coloratissimo universo. Ci riuscirà, ma a caro prezzo. Suoi compagni di
disavventura sono il poeta Andrea, il cantante Giovanni e l'anziana signora
Maria, volontaria della Caritas. Gli remano contro il padrone di casa, il
mercante d'arte e un misterioso don Michele. *** (Ecco uno stralcio del libro) Scena 17 Interno - Centro Sociale - Pomeriggio Mammarella è
insieme al Sindaco del quartiere (un uomo sui 65 anni, dal volto duro e dai
modi perentori), l'atmosfera non è propriamente serena. Sindaco (con tono deciso) Mi dispiace signora
Maria, ma non possiamo più permetterci il lusso di utilizzare questo Centro
per l'arte e per lo spettacolo. Da un punto di vista economico è tutta una
rimessa. Spese su spese e nessun beneficio! Mammarella Come
«nessun beneficio»? Stiamo togliendo i ragazzi dalla strada, stiamo
strappando manodopera dalle mani della malavita e lei mi parla di «nessun
beneficio»?! Sindaco Non
stiamo strappando assolutamente nulla! Per questi ragazzi è solo un
passatempo serale! Vengono qui, si divertono a recitare o a scrivere canzoni
e poi il giorno dopo li vedi in giro a bighellonare oppure a chiedere
l'elemosina! Come fa il suo... (ironicamente)
"insegnante di poesia"! Mammarella (risentita) Non mi sembra che il caso
di essere offensivo! La preparazione letteraria di Andrea è pari o forse
anche superiore a quella di tanti professori universitari! Sindaco Ah
sì? E allora perché non si mette a insegnare ufficialmente? Così smette di
elemosinare da bere e di ubriacarsi ogni sera nei bar del quartiere? Mammarella (infervorandosi) Se beve significa che
forse ha qualche problema personale! Ma questo non ha nulla a che fare con la
sua cultura, la sua arte e la sua bontà! La gente del quartiere lo ama perché
è una persona stupenda, e lo accetta per quello che è! Quindi, poiché non fa
del male a nessuno... è liberissimo di vivere come gli pare e piace! Sindaco Si,
va beh... lasciamo perdere! Mammarella Sì,
infatti! È meglio così! Lasciamo perdere! Sindaco ...Comunque
questo Centro così non funziona e va utilizzato diversamente! Mammarella E
che cosa ci vorrebbe fare? Sindaco ...Corsi
di formazione! Mi sono già informato... ce ne sono alcuni che permettono di
attingere ai finanziamenti della Comunità Europea. Così facendo avremmo tutte
le spese coperte e rimarrà anche una bella fetta per le casse del Comune!
Finalmente questo Centro inizierà a darci qualche beneficio? Mammarella Ah! Ecco che
cosa intende lei per "beneficio"! Soldi! Ebbene sì, ha ragione:
questo Centro non procura entrate economiche, ma persone migliori! Sindaco Ma che
migliori e migliori! Non è imparando a dipingere o a recitare che diventano
persone migliori! Pezzenti sono e pezzenti rimarranno! La macchina da presa allarga a inquadrare Andrea e
Nicola che sono sulla porta e che hanno sentito la conversazione. Mammarella
e il sindaco si girano, li vedono e si azzittiscono. Con calma, ma con tono
pungente, Andrea affronta il sindaco. Per tutta la durata della scena
manterrà sempre lo sguardo fisso nei suoi occhi. Andrea …È vero,
"Signor" sindaco... pezzenti siamo e pezzenti rimarremo! Ma... lei
forse non sa che esistono due tipi di pezzenti: quelli che non hanno soldi e
quelli che non hanno cuore. Io appartengo alla prima categoria... sono nato più
fortunato di lei! Sindaco (irato) Come si permette? Andrea Beh, mi
permetto e basta! Ricorda come dicevamo da ragazzini? ...«Hai cominciato
prima tu!» Sindaco Questo suo
atteggiamento è irrispettoso! Lei sta mancando di rispetto ad un pubblico
ufficiale! Andrea Assolutamente
no! Io rispetto le istituzioni! È lei che non rispetta i cittadini! Sindaco Cosa vuole
insinuare? Andrea Potrei
insinuare tante cose, ma mi limito a ricordarle che lei ci ha chiamati
"pezzenti"! Sindaco (cercando di riparare) Ehm... volevo
dire... persone che non hanno un occupazione stabile! ...Che... che vivono
una vita incerta... che non hanno controllo della propria esistenza... Andrea Per
arrampicarsi sugli specchi servono le ventose! ...Le unghie non sono adatte! Sindaco Lei ha la
lingua tagliente! Andrea È l'unica arma
che ho! Sindaco Le suggerisco
di non usarla! Andrea Le minacce
spaventano solo chi ha qualcosa da perdere! Io sono povero, e la mia forza sta
tutta nella mia povertà! Un vecchio proverbio ricorda che... «Tre sono i
potenti: il Papa, il Re e chi non ha niente!» Quindi io sono al sicuro! È lei
che forse potrebbe perdere qualcosa! Sindaco Non mi faccia
arrabbiare! Andrea La rabbia si accende quando si spegne il cuore! Provi a fare il
contrario: accenda il cuore! Vedrà che si spengerà la rabbia! Sindaco Queste frasi
retoriche da sermone domenicale mi urtano i nervi! Mammarella (urlando) Ehi, basta! Ma cosa vi è
preso!? Siete due persone adulte e responsabili! Avere diversità di vedute è
comprensibile, ma arrivare ad offese e minacce non è da voi! Vi prego,
calmatevi! Siamo qui per cercare di risolvere un problema e non per renderlo
irrisolvibile con dei futili battibecchi! Il sindaco ingoia il rospo. Poi si rivolge a
Mammarella. Sindaco Comunque, se
veramente vuole aiutare queste persone ad inserirsi nella vita sociale sarà
meglio che gli insegni un lavoro vero, e non a dipingere o a cantare: con
l'arte non si mangia! E questo Centro ne è la conferma! Ho saputo che i corsi
più richiesti sono quelli per badanti e assistenti sanitari. Andrea Proprio quello
che serve per continuare a fare i "pezzenti" della casta
privilegiata! Sindaco ...Cioè? Andrea (lentamente) ...Vede, egregio "signore", quando recito una poesia, le
persone dimenticano che sono un "pezzente" e mi guardano con
ammirazione! Sa cos'è l'ammirazione? È una specie di energia, ed è così
meravigliosa che quando qualcuno te la dà ti senti un "signore"...
anche se a donartela è stato un altro pezzente come te. Perciò, egregio
"signore", mi creda... è molto meglio sentirsi un signore in mezzo
ai pezzenti... che un pezzente in mezzo ai signori! Sindaco ...Non capisco
che cosa vuole dire con questo! Andrea Ha mai visto
come i "signori" trattano le badanti? Mammarella (cercando di calmare le acque) Ehm...
sì, va beh, ma non si può fare di tutta l'erba un fascio! Ci sono anche tante
brave persone che trattano le badanti come se fossero parte della loro famiglia! Andrea (continuando a fissare il sindaco) Era
solo un esempio! (lentamente)
...Vede, egregio "signore", imparare un mestiere serve per
procurarsi cibo per il corpo! ...Imparare l'arte serve per procurarsi cibo
per lo spirito! Sono due cose ben diverse! (mette una mano sulla spalla di Nicola, che timidamente sta seguendo
l'infelice diatriba) Questo giovane si chiama Nicola! Ha avuto un passato
a dir poco burrascoso, la madre morì nel metterlo al mondo e all'età di otto
anni rimase orfano anche del padre. È cresciuto con un nonno povero e malato.
Poi si è ritrovato a rubare… poi si è drogato… poi è stato in galera... come
tanti altri ragazzi del quartiere. Ma lui almeno sta cercando di venirne
fuori! Anzi... ne è già venuto fuori! E ne è venuto fuori grazie a questo
Centro! E qui che ha conosciuto l'arte e si è innamorato dei colori e dei
pennelli! Grazie a questo Centro ha trovato nel suo universo qualcosa di
meraviglioso, e non fa altro che guardarlo... ventiquattr'ore al giorno! Per
lui l'arte è come un faro nella notte di un marinaio! ...E lei dice che
questo non è un beneficio? Sindaco (con rabbia) Questo è un beneficio per
una sola persona, non per tutto il quartiere! Mammarella (esterrefatta) Ma cosa dice? Che
discorsi sono questi? Abbiamo un esempio che questo Centro sta producendo
delle persone pulite e lei... Sindaco Ma che persone
pulite e persone pulite? A me interessa far fruttare questo Centro, non
circondarmi di persone pulite! Andrea ...Non è che
le persone pulite le danno fastidio perché le ricordano quanto è sporco? Sindaco (al culmine della rabbia) Questa me la
pagherà cara! Andrea Mi dispiace...
non ho soldi! Enzo Carro - Tel.
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